BONIFICO DETRAZIONI FISCALI ERRATO. RIMEDI

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Per fruire dei bonus casa, tra i vari adempimenti obbligatori previsti, è richiesto che il pagamento delle spese per i lavori eseguiti avvenga mediante i cosiddetti bonifici parlanti detti anche dedicati. Di cosa si tratta? Quali sono le conseguenze previste per chi non rispetta la prescrizione? E vi sono rimedi per chi effettua i versamenti con modalità difformi da quelle prescritte?

Sono bonifici parlanti, ossia appositamente predisposti dagli istituti bancari e da Poste Italiane Spa, quelli che riportano i seguenti dati. RIFERIMENTO DI LEGGE dal quale si evinca che il pagamento è stato effettuato per gli interventi che danno diritto alla specifica detrazione, CODICE FISCALE del beneficiario della detrazione e PARTITA IVA/CODICE FISCALE del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato

Tali bonifici sono stati introdotti in attuazione di quanto previsto dall’articolo 25 del Decreto Legge 78 del 2010 che prescrive l’applicazione di una ritenuta d’acconto, pari oggi all’8%, sui pagamenti al fine combattere l’evasione fiscale, obbligando le imprese ed i professionisti a dichiarare gli introiti per i lavori eseguiti e pagare le relative imposte dovute. L’utilizzo di altri metodi di pagamento potrebbe comportare la decadenza dall’agevolazione fiscale per il contribuente.

Cosa accade quindi se non si predispone il bonifico correttamente? La risposta è dipende dall’errore commesso. Nello specifico vediamo i 2 principali errori che ad oggi si commettono e le possibili soluzioni